Biografia

Guido Pigozzi

BIOGRAFIA

Nato a Tregnago (VR) nel 1960, esercita la professione di architetto dal 1990. Si occupa soprattutto di recupero edilizio e di arte. Nelle sue opere emerge lo specifico atto del “costruire” tipico della sua professione. Innamorato della Lessinia dai verdi declivi collinari, le prime prove pittoriche relative agli inizi degli anni Ottanta, sono una
contemplazione dell’amato paesaggio.

Ben presto però egli evolve dall’ingenuo mimetismo naturalistico -nota Formaggio- alla liberazione dell’immagine della più assoluta figuralità immaginativa, fatta potente per se stessa e non più succube di un reale o cosiddetto reale “esterno”. Ed ecco allora, abbandonati i dilettosi paesaggi della prima produzione, le dolci colline ed i graziosi casolari in lontananza, pervenire ad opere di pura immaginazione dove emergono (come nell’opera presente al Museo d’Arte Contemporanea “Dino Formaggio” di Teolo: rovine del cementificio del 1992), in assoluta libertà da programmi o poetiche alla moda, “… tra l’ondeggiare di fumi nerastri di tempestose atmosfere di cieli squarciati, griglie quadrettate che ritmano vuote occhiaie di palazzi come svuotati da un bombardamento aereo…”.

Da qui in poi il percorso evolverà sempre più verso soggetti astratti, mentre accanto a quadri monocromi riappaiono periodicamente e costantemente i temi cari all’autore: i paesaggi della Lessinia, le caratteristiche torri colombaie, il cementificio. Una produzione dai soggetti eterogenei, che spazia dal figurativo al non figurativo che non si stanca mai di reinventare mediante l’utilizzo di nuove tecniche: acquerelli, olio e bitume sono trattati nei modi più svariati, il colore a tratti è steso in velature che si dissolvono, altre volte si fa più materiale, acquistando corpo e densità sotto pesanti colpi di spatola, mentre al posto della tela troviamo talvolta materiali inusuali come vecchie lastre di metallo recuperate.

Le opere di Pigozzi, segnano quindi le tappe evolutive di un lavoro continuo, costante, nel quale, a notevoli traguardi architettonici, si affianca una ricerca pittorica in evoluzione.

Guido Pigozzi. Foto di Annalisa Canter