Le opere
I FAGGI
Se percorri velocemente e frequentemente con l’auto alcuni luoghi o paesaggi, l’occhio percepisce delle immagini e le archivia nell’inconscio ma non sai cosa sono. Poi, tela bianca davanti, dipingi un quadro con sette fasce di colore scuro e con la spatola ci passi sopra con il bianco… ti sorprendi. Subito non capisci che cosa hai fatto e solo dopo qualche tempo scorgi che è un brano del bosco di faggi della Lessinia.
Cosi è nato questo tema nei miei dipinti dal 2013.
Ho percorso la Lessinia in lungo e in largo almeno due tre volte la settimana per parecchi anni, passando per le strade di Velo – San Francesco, Valdiporro e su fino a Boscochiesanuova. I miei occhi hanno interiorizzato l’immagine dei boschi visti nelle luci ed ombre più disparate e ho iniziato a capire che mi portavano a una composizione immediata e realistica.
Sono nate le serie di faggi, anche molto grandi, con colorazioni diverse tra loro. Sto seguendo un cantiere a Campofontana, per arrivarci devo percorrere una stradina in mezzo a una grandissima faggeta e lì ho avuto il colpo finale: sono stato rapito e colpito dai loro fusti con le cortecce dalle mille articolazioni naturali.
Il faggio è divenuto per me una matrice infinita in continua evoluzione.